Reparto Marketing
Simone Cagnazzo, Art Director e Titolare dell’omonimo studio di design e comunicazione, ha disegnato il sistema CIJ.Z insieme al team ZANASI dell’Area di Ricerca & Sviluppo e ci racconta come è nata l’idea di un sistema di marcatura dal design funzionale ed ergonomico, a misura di operatore.
Simone Cagnazzo Studio, si occupa di design e comunicazione con sede a Modena, specializzato in Art Direction aziendale, Interior Design, Product Design e Corporate Art Direction. Simone Cagnazzo ha sviluppato un’ampia esperienza di progettazione in vari campi dal product design, come lampade o oggetti per la casa, fino ad arrivare al furniture design per l’arredamento di interni e ai prodotti industriali per le grandi aziende. www.simonecagnazzo.com
Per ZANASI abbiamo fatto inizialmente un’ampia ricerca per capire dove il mondo del hi-tech stava andando a livello di canoni estetici, superando gli stilemi classici del design di prodotto utilizzati per l’industria. La principale fonte di ispirazione è stato il tablet e l’assoluta funzionalità dell’oggetto, il quale non richiede una formazione specifica ed è utilizzato in modo intuitivo. Così anche il sistema di marcatura doveva rispettare un utilizzo estremo ed essere sufficientemente intuitivo per essere utilizzato in maniera semplice nella sua funzione.
L’obiettivo era disegnare un prodotto iconografico e riconoscibile, con un’impronta estetica molto forte oltre che funzionale. L’unicità e l’idea futurista è una versione alleggerita e bidimensionale della macchina con due parti nettamente distinte. La parte frontale dedicata all’usabilità, alla user experience dell’operatore, alle parti ricaricabili, tutto a disposizione su una superficie frontale molto sottile, piana e accessibile come un tablet. Il corpo macchina invece è nascosto nel retro della parte frontale, del cosiddetto tablet, che come in un processo di estrusione si allarga per contenere la parte funzionale della macchina.
Inoltre la linea ergonomica, la combinazione di forme, colori e materiali in contrasto sono stati appositamente scelti per mappare visivamente i punti di interazione con il prodotto, attivando in modo istintivo un’azione fisica sul dispositivo.
La parte frontale è in alluminio anodizzato e spazzolato radialmente mentre il corpo macchina è in acciaio spazzolato in maniera longitudinale, proprio per staccare in maniera netta e materica la parte dell’interfaccia dal corpo macchina.
Uno tra i riconoscimenti più importanti del design industriale a livello mondiale. Un riconoscimento che sottolinea come il design sia sempre più importante anche nel mondo industriale.
Il designer ha sempre più un ruolo di mediatore tra i trend del momento e le continue evoluzioni delle industrie produttive. Il design del CIJ.Z è stato premiato proprio perché l’innovativo design e la semplificazione estetica aiuta a ridurre le barriere tecnologiche tra device e operatore, eliminando tutto ciò che è superfluo e semplificando l’interazione tra uomo e macchina.
Il design del CIJ.Z coniuga bellezza e funzionalità, dove il bello diventa semplice, e accessibile, tutto a portata di mano, tenendo in forte considerazione l’innovazione tecnologica per rendere il sistema trasformabile e adattabile ai cambiamenti dell’industria produttiva.
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